Se è vero che l'arte non va mai in vacanza, ebbene l'artista sì, e tendenzialmente lo fa da turista un po' snob. Alla ricerca di luoghi d'evasione che siano anche d'elezione.
Angelo Formica invece torna semplicemente a casa, a Milazzo. Ed è qui che scatta l'arcano (maggiore). Per un artista così intriso dei sapori e dei colori della sua Sicilia, tornare a casa significa sempre confrontarsi con se stesso. La sospensione del lavoro (in gran parte svolto a Milano) converge e si sovrappone ai luoghi originari in cui il lavoro si è alimentato e dal quale è germinato. La vacanza non declina così nella vacuità e assurge invece al rango di rito contemporaneo di rigenerazione.
Con questa nuova mostra Angelo Formica amplia uno dei suoi temi d’esordio: le cartoline turistiche delle località balneari, soprattutto siciliane. Formica interviene sulle cartoline attraverso collage minimi ma significativi, realizza così degli ex voto che raccontano dei luoghi di origine che poi sono anche luoghi di illuminazione, specie durante le vacanze. Le cartoline santificate da Formica acquistano così una funzione quasi assimilabile a quella dei santini per il rito religioso, che nei ritmi cadenzati della vita siciliana irrompono con la freschezza del colpo d'occhio.
La vacanza è così protetta. Il lavoro anche, e coerentemente con la fluidità del mezzo non viene esposto in galleria ma via via postato sulle rispettive pagine Facebook, Pinterest e Twitter di Angelo Formica. Un’opera al giorno per 21 giorni. Così con l’aiuto della tecnologia si possono aprire ancora nuovi orizzonti. (Luca Tomio, 2013)

Scheda della mostra

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